Migranti: Berlino boccia Eurobond, Renzi rilancia: “Se Merkel ha idee migliori le tiri fuori”

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Migranti: Berlino boccia Eurobond, Renzi rilancia: “Se Merkel ha idee migliori le tiri fuori”

19 Aprile 2016

Alta tensione tra Roma e Berlino sulla immigrazione dopo la gelata della Merkel sulla proposta “eurobond” di Renzi. “Se la Merkel ha idee migliori degli Eurobond – dice Renzi parlando al Tg1 – le tiri fuori”. “Per risolvere l’emergenza migranti non bisogna urlare ma trovare soluzioni, l’Italia è in prima fila in Europa”. Il premier, sostenuto dall’Alto rappresentante della politica estera Ue, Mogherini, sottolinea poi come il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker si sia detto favorevole al ‘migration compact’ proposto dal nostro paese per gestire i flussi. “Lavoreremo a stretto contatto con Matteo Renzi per continuare a spingere per avere più Europa”, dice la portavoce della Commissione. Per Mogherini le proposte italiane sono “un positivo contributo politico per mantenere il focus sul lavoro e aumentare l’impegno combinato di istituzioni e Stati membri”.

In realtà l’idea di Renzi non è nuova e se pure in forme diverse era stata proposta anche da altre forze politiche: chiudere delle intese con i paesi di origine e di transito, in particolare quelli africani, usando gli Eurobond per rimettere in piedi infrastrutture e tessuto economico di quei Paesi, coinvolgendo la Bei. Rafforzare il controllo comune dei confini, la lotta contro i trafficanti di uomini, assicurare compensazioni ai Paesi più esposti rispetto alla concessione dell’asilo. Ieri però, la gelata di Berlino: “Il governo tedesco non vede un finanziamento comune dei debiti per le spese degli Stati membri per la migrazione”, dice il portavoce del governo Steffen Seibert.

Mentre si litiga, si muore. Duecento migranti sarebbero affogati nel Mediterraneo mentre cercavano di raggiungere le nostre coste dalla Libia. Paese dove la stabilità politica è ancora una chimera. In un altro naufragio nel Mediterraneo, sei morti tra chi cercava di raggiungere l’Italia. L’Unione europea dovrebbe stringere con le nuove autorita’ libiche un accordo sull’immigrazione clandestina sul modello di quello recentemente firmato con la Turchia, ha fatto sapere nelle ultime ore Mustafa Rugibani, ambasciatore di Libia presso la Santa Sede.

“Il problema dell’immigrazione clandestina e’ un grave fardello che pesa sul popolo libico. La vastita’ dei confini terrestri e marittimi e la scarsita’ del personale a disposizione rendono impossibile, per noi, risolvere un fenomeno di questa portata”, ha detto Mahmud, incaricato d’affari libico a Roma. “Dopo 40 anni di regime, la Libia oggi ha un disperato bisogno di ricostruzione totale sotto l’egida del governo di unita’ nazionale, un governo voluto sia dal popolo libico che dalla comunita’ internazionale”.

“Sappiamo che l’Italia patisce ancora le conseguenze della crisi economica mondiale, ma puo’ offrirci un grande aiuto per realizzare le aspettative del nostro popolo”, ha detto il diplomatico. “I libici oggi sono di fronte a un bivio: o sostengono il governo di unita’ nazionale, l’ultima speranza per realizzare gli impegni assunti con il sostegno dell’Onu, dell’Ue e in particolare della nostra amica Italia; oppure ci sara’ il caos, la guerra, la distruzione e lo smantellamento dello Stato”,

Il primo ministro somalo, Omar Abdirashid Sharmarke, ha dissuaso la popolazione somala dall’intraprendere “dei pericolosi viaggi della morte” verso l’Europa, sottolineando che il governo di Mogadiscio sta “facendo del suo meglio” per creare maggiori opportunità di lavoro nel paese e disincentivare così le partenze. “Ci sono numerose opportunità nel paese che dovrebbero disincentivare i giovani dal perseguire questi viaggi insensati. La diaspora somala sta progressivamente rientrando nel paese contribuendo alla sua ricostruzione, andando contro il concetto stesso di fuga”, ha detto Sharmarke citato dall’emittente britannica “Bbc”.