Da Roma a Parigi, per Silvio Berlusconi sono giorni concitati. Ieri, a Palazzo Chigi, il premier ha presentato la manovra per rispondere alla crisi economica internazionale; oggi, dopo aver parlato di fronte all’assemblea di Confindustria, è volato in Francia per presiedere i lavori dell’Ocse, la Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, in qualità di presidente di turno dell’organismo internazionale.
L’Italia necessita di più concorrenza per accelerare l’uscita dalla crisi, lo dice anche l’OCSE. La rilevazione primaria è che la fase critica della crisi appare superata, ma la prospettiva di crescita sembra essere lenta.
La scorsa settimana sono stati diffusi i dati Ocse e quelli dell'Istat che danno il polso sullo stato dell'economia italiana e sul suo futuro prossimo. Confrontando i dati, emerge che il nostro Paese sta attraversando un momento davvero difficile, ma è già possibile vedere i primi segni della ripresa.
Magistrati “fannulloni” ed “iperprotetti” (nel lessico brunettiano), un ordinamento eccessivamente complesso e via discorrendo. Numerosi studi, non certo “ad personam”, dimostrano come la lentocrazia della malagiustizia condanna al declino. Di tutti. Pure dei magistrati.
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